La storiografia moderna ha ormai pressoché superato le leggende nere in voga a partire dal 700' e in particolar modo nel XIX secolo sulla caccia alla streghe (si parlava allora di 5,7, addirittura di 9 milioni di streghe uccise tra il XV ed il XVIII secolo). La verità storica è ben diversa. Cominciamo tracciando un quadro d'insieme: secondo le stime degli storici (tra i quali cito Brian P. Levack) le vittime della caccia alle streghe sono state tra le 30.000 e le 50.000 tra il 1450 ed il 1750 (il totale dei processi per stregoneria e magia diabolica si aggira attorno alle 80.000-120.000 unità). Quindi non è vero che la caccia alle streghe è stato un fenomeno tipicamente medievale (il Medioevo conosce pochissimi ed occasionali processi per stregoneria solo a partire dal 1340 ca., in seguito all'epidemia di peste, la ''morte nera''): anzi la caccia alle streghe è un fenomeno tipico dell'età moderna (in particolare tra il 1590 ed il 1640). Cerchiamo adesso di ricostruire storicamente il fenomeno.
- Il Medioevo conosce pochissimi ed occasionali processi per stregoneria o magia diabolica, a partire dal 1330-1340. Ad esempio, il sociologo R.Stark fornisce una stima degli imputati per stregoneria in Spagna dal XIV al XVI secolo: 0,2 imputati per milione di abitanti. Anche in altri paesi europei le condanne furono assolutamente marginali (in Italia 14,4 imputati per milione di abitanti). L'Inquisizione medievale si dedica prevalentemente alla lotta contro il catarismo ed altre eresie e non si occupa di stregoneria e la posizione della Chiesa è data dal Canon Episcopi, attribuito al Concilio di Ancyra del 314 d.C..
- La vera e propria caccia alle streghe è propria dell'età moderna. In Italia, tra il 1401 ed il 1541, in base a diverse ricerche negli archivi, sappiamo che furono processate per stregoneria tra 639 e 693 persone, con un tasso di condanna di circa il 36-39% (circa 251-269 vittime). Tuttavia non tutti furono ''rimandati al braccio secolare'' da tribunali ecclesiastici, ma anche da tribunali laici (che pesano in media tra il 7% ed il 15% delle condanne comminate). Tuttavia il culmine lo abbiamo dopo la Riforma Protestante (1517) e negli anni seguenti, quando emersero le correnti protestanti di Zwingli, Calvino e Munster. Consideriamo tuttavia che i protestanti furono molto più intransigenti e duri dei cattolici nel condannare streghe (e stregoni): soprattutto Calvino nella sua repubblica teocratica di Ginevra, o gli anabattisti di Munster. Nel 1545 venne istituito il Santo Uffizio (L'Inquisizione Romana). Vediamo sempre i dati in Italia: tra il 1541 ed il 1700, sono attestate 94 condanne capitali per stregoneria da parte del S.Uffizio, nelle 7 sedi inquisitoriali principali. Alcune stime ci dicono che il totale delle vittime si aggira tra 230-340. Il tasso di condanna è molto basso (tra lo 0,4% e l'1,5% del totale dei processi, il cui numero è stimabile intorno ai 17.000-25.000). Nel territorio della Repubblica di Venezia (che aveva una sua propria Inquisizione) tra il 1583 ed il 1600 contiamo solo 6 condanne capitali per stregoneria. Mentre l'Inquisizione Spagnola in Sicilia, su 915 processi celebrati tra il 1551 ed il 1700, non ha effettuato condanne. Anche nel Meridione le condanne furono pochissimo o addirittura assenti. I tribunali laici hanno comminato tra il 1541 ed il 1700 25 condanne accertate. Invece nelle zone del Tirolo, della Valtellina e della Val Leventina, dove operarono tribunali laici, tra il 1545 ed il 1753 le condanne per stregoneria furono 379 su 755 (con un tasso di condanna pari al 50,2%). Il numero di vittime della caccia alle streghe in Italia va da 895 a 1023, con una stima centrale di 959: i tribunali laici pesano tra il 43% ed il 48% del totale delle condanne comminate.
- E la tanto ''feroce'' Inquisizione Spagnola? Sono stati fatti diversi studi: quello del prof. Borromeo dell'Università La Sapienza di Roma ha dato una cifra di 59 streghe condannate in Spagna tra il 1540 ed il 1700. Il secondo dato è che l'Inquisizione di Spagna, su 44.674 processi tra il 1540 ed il 1700 le condanne al rogo ammontano all'1,9% (820 circa), più un ulteriore 1,7% di condanne in contumacia. Su un totale finale, tra il 1450 ed il 1800, di circa 3000 condanne, solo il 2-5% (60-150 vittime) riguardava la stregoneria. In Portogallo, secondo lo studio di Borromeo, su 13.255 processi tra il 1540 ed il 1629, vennero condannate appena 4 streghe (il tasso di condanna generale era pari, in quel periodo al 5,7% del totale dei processi). In totale su 756 condanne, solo lo 0,5% riguardava la stregoneria. Lo studio di Borromeo riguarda solo i processi delle Inquisizioni.
- E negli altri paesi? Le stime che trovano più largo consenso (Andrea Del Col, Brian P. Levack) parlano di circa 110.000 processi, svoltisi principalmente in Germania (50.000), Polonia (10.000), Francia (10.000), Svizzera (9.000), isole britanniche (5.000), paesi scandinavi (5.000) e Russia (4.000). Brian Levack ha valutato le esecuzioni capitali al 55% dei processi, giungendo pertanto ad un totale di giustiziati pari a circa 60.000 persone in tre secoli. In questi processi l'80% degli accusati era di sesso femminile, mentre in Estonia (60%), Russia (67%) e Islanda (92%) vi fu una predominanza maschile. Le stime di W.Montier (Witch trials in Continental Europe) parlano di: 25.000-30.000 condanne nei territori del Sacro Romano Impero (Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Lorena, Austria, Boemia, Moravia e Slesia), 1.500-2000 in Inghilterra e Scozia, 1000 in Francia, 1.700-2.000 condanne in Scandinavia, 2.000 condanne tra Russia, Ungheria e Polonia-Lituania. Quindi, nel resto d'Europa, tra 31.200 e 37.000 streghe condannate. Mentre tra Italia, Portogallo e Spagna abbiamo tra 960-1120 vittime, portando il totale fra 32.000 e 38.000 vittime in complesso: una cifra lontanissima dai 9 milioni di Voigt e di alcuni illuministi.
- Dopo il picco del 1590-1640, il totale delle vittime prese a calare quasi dappertutto. Già in Italia e Spagna le condanne erano pochissime, e continuarono a diminuire, laddove ci furono: l'Inquisizione Romana era effettivamente molto pragmatica e credeva poco a rituali come il sabba, e più in generale alla stregoneria. Fanno eccezione alla diminuzione di tendenza, la Polonia, che conosce il picco della caccia intorno al 1650, la Svezia più o meno nello stesso periodo e le isole britanniche (l'epoca di Hopkins porta alla condanna di circa 300 streghe tra il 1644 ed il 1647 in Inghilterra, e le grandi cacce del 1649 e del 1697 in Scozia). La caccia cessò quasi completamente agli inizi del 700', anche se abbiamo casi assolutamente sporadici fino al XIX secolo.
- Dobbiamo dire anche che una buona parte delle vittime fu dovuta a tribunali laici, non ecclesiastici, al contrario di quanto si crede. Ricorda invece il Prosperi : “i tribunali laici giudicavano in materia di malefici- l’accusa di aver fatto morire animali o persone, per esempio- e procedevano in genere con maggior rapidità e durezza rispetto ai giudici ecclesiastici”. Questo perché, come ricorda il del Col: ''i giudici dei tribunali secolari rispondevano meglio alle aspettative e alle richieste delle popolazioni''. Va ricordato anche che la caccia alle streghe raggiunse maggiore intensità nei paesi protestanti o dove l'autorità statale ed ecclesiale erano molto deboli, se non assenti.
Commenti
Posta un commento