L'ISLAM IN EUROPA: UNA REALTA' IN ESPANSIONE (1° PARTE)

Negli ultimi anni (in particolare dal 2015 al 2017) l'Europa è stata oggetto di importanti flussi migratori, provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente. Questa vera e propria emergenza umanitaria, ha portato centinaia di migliaia di immigrati in Europa, in particolare in Italia ed in Grecia, che si sono dovute far carico del maggior numero di richiedenti asilo. Si è acceso quindi un forte dibattito sulla presenza islamica in Europa, tra chi dice che non c'è nessuna invasione (sono tutte notizie false ed allarmiste, dicono loro), e chi è seriamente preoccupato della sempre maggiore presenza islamica nel nostro continente e dal contrasto tra la loro cultura e la nostra. Cerchiamo di vedere la situazione attuale, usando i dati del Pew Research Center, un istituto di ricerca e sondaggi americano che dovrebbe essere politicamente indipendente. Secondo le stime, la popolazione musulmana in Europa (il Pew Research Center ha preso in esame i 28 paesi UE insieme a Svizzera e Norvegia), negli ultimi anni, sta aumentando: è un dato di fatto. Si è passati dal 3,8% del 2010 al 4,9% del 2016 (+1,1%). Da un punto di vista numerico assoluto, ci sono nei paesi europei presi in esame circa 25.770.000 musulmani (+6.520.000 rispetto al 2010). In Italia la popolazione musulmana è passata dal 3,6% del 2010 al 4,8% del 2016 (circa 2.870.000 individui, con un aumento di +720.000 unità sul 2010). La Francia ha invece una popolazione musulmana intorno all'8,8% (5.720.000 individui, +1.000.000 unità sul 2010), mentre la Germania ha il 6,1% di popolazione musulmana (4.950.000 individui, +1.650.000 unità sul 2010). Altri paesi con forti comunità musulmane sono il Regno Unito (6,3%, 4.130.000 musulmani) ed il Belgio (7,6%, 870.000 musulmani). Sono i paesi dell'est che, grazie alla politica delle frontiere chiuse, hanno tutti (tranne Bulgaria e Grecia) una percentuale di musulmani appena tra lo 0,1% e lo 0,4%. La Grecia ha il 5,7% di musulmani e la Bulgaria l'11,1%. Quali sono gli scenari e le prospettive per il futuro? Il Pew Research Center ha stabilito tre scenari: immigrazione zero, immigrazione media (controllata) ed immigrazione massiva. Con una scenario a migrazione zero (porti chiusi, per intenderci), la popolazione musulmana crescerà lo stesso: passera dal 4,9% del 2016 al 7,4% nel 2050 (35.770.000 individui, +10.000.000 di unità). In Italia, con questo scenario la percentuale di musulmani passerebbe dal 4,8% all'8,3% (da 2.870.000 a 4.350.000 individui), mentre in Francia i musulmani supererebbero il 10%, arrivando al 12,7% (8.600.000 individui). In Spagna, negli ultimi anni, è in atto una nuova avanzata dell'islam, che è passato dal 2,1% del 2010 al 2,6% del 2016. Con lo scenario con immigrazione zero, tale percentuale arriverebbe al 4,6% nel 2050 (da 1.180.000 attuali a 1.880.000).  Svezia e Belgio, con un immigrazione zero, avrebbero una popolazione musulmana superiore al 10% (entrambi all'11,1%). Nel secondo caso, lo scenario intermedio, la popolazione musulmana in Europa potrebbe raggiungere nel 2050 l'11,2% (+6,3% sul 2016, +32.110.000 unità). I musulmani potrebbero superare il 10% in Francia (17,4%), in UK (16,7%), Belgio (15,1%), Svezia (20,5%), Norvegia (13,4%), Paesi Bassi (12,5%), anche l'Italia (12,4%), Danimarca (11,9%), Finlandia (11,4%), Germania (10,8%), Austria (10,6%) e Svizzera (10,3%), oltre a Cipro (26,6%). Lo scenario meno probabile, ma da tenere in considerazione, è quello dell'immigrazione massiva: non sappiamo quello che accadrà di qua al 2050, è un arco temporale molto lungo ed è meglio non escludere alcuna ipotesi. In caso di immigrazione massiva, i musulmani saranno il 14,0% (75.550.000 unità, +49.780.000 sul 2016) della popolazione europea nel 2050. In tale scenario i musulmani diverrebbero il 30,6% della popolazione svedese, superando Cipro (28,3%). I musulmani in Italia salirebbero al 14,1% (8.250.000 unità), al 19,7% in Germania e al 18% in Francia e Belgio (18,2%) e al 19,9% in Austria. Ma cosa favorisce la crescita dei musulmani, escludendo l'immigrazione, in qualunque caso? L'età media e il tasso di fertilità. I musulmani hanno un'età media inferiore (30 anni) rispetto al resto della popolazione europea (44 anni), un gap di 14 anni ca. Le donne musulmane hanno un tasso di fertiltà (TFR) pari a 2,6 figli per donna, mentre per le donne europee tale tasso scende a 1,6 (addirittura 1,32 in Italia).    

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