Uno degli eventi storici più importanti e che è fondamentale conoscere fino in fondo per capire il mondo contemporaneo è la Rivoluzione Francese (1789-1799). Essa fu un vero e proprio spartiacque storico, non solo perché, con la Rivoluzione, finisce la cosiddetta età moderna (1492-1789) e ha inizio convenzionalmente l'età contemporanea, ma anche rappresenta la vera fine dell'Europa Cristiana, che durava sin dal Medioevo: la Rivoluzione Francese fu infatti una rivoluzione dichiaratamente anticristiana. L'opposizione al cristianesimo e l'anticlericalismo erano già propri dell'Illuminismo, ma ancora l'Illuminismo era un movimento culturale proprio delle classi borghesi ed intellettuali, nonché di alcuni sovrani detti ''illuminati'', ma mai fatto proprio dalle classi popolari, in particolar modo nelle campagne. La Rivoluzione è l'Illuminismo, nella sua forma più violenta ed anticlericale, messo in pratica, in un paese che fin dai tempi di Carlo Magno era stata una delle colonne della cristianità, definito addirittura ''pilastro della fede''. La Rivoluzione doveva creare un mondo nuovo, ed il primo passo era distruggere il cosiddetto Ancien Régime, ritenuto colpevole di tutti gli errori, di tutte le ingiustizie, dalle quali l'uomo doveva essere liberato per essere veramente felice, per non soffrire più. Fu una rivoluzione fatta da poche persone (al contrario di quanto si potrebbe pensare): teniamo presente che ''assalirono'' la Bastiglia circa 900 rivoltosi, marciarono sulla Reggia di Versailles circa 10.000 persone (5-6 ottobre 1789) e furono appena 20.000 coloro che si diressero verso il palazzo delle Tuileries il 10 agosto del 1792. Solo per renderci conto, secondo le stime degli storici, Parigi aveva nel 1789 circa 650.000 abitanti e l'intera Francia circa 28 milioni. Inoltre la Rivoluzione ebbe un alto costo umano (circa 600.000-700.000 vittime) e ''vanta'' il primo tentato genocidio che la storia contemporanea ricordi: quello della Vandea tra il 1793 ed il 1795. Della Rivoluzione vanno citati giustamente anche gli effetti positivi (separazione dei poteri dello Stato, elezione dei rappresentati del popolo, abolizione di diritti feudali, dogane interne e corporazioni, abolizione della schiavitù e diverse misure per le classi popolari) ma non bisogna dimenticare che la Rivoluzione ha sparso tanto sangue innocente (e spesso questo non viene ricordato). Nei prossimi articoli approfondiremo ulteriormente le cause e gli eventi, anche negativi, che hanno caratterizzato la Rivoluzione e gli effetti che essa ha prodotto, con un occhio anche al presente.
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